L’artista presenta il suo singolo. Il coraggio e la voglia di inseguire i sogni.
La canzone è frutto di una esperienza personale di Anton ma è comunque rivolta a tutti coloro che vogliono realizzare un sogno, che tra impedimenti, frustrazioni ed esclusione sociale non riescono a farlo. In questo singolo è racchiuso un messaggio che è quello di rialzarsi nonostante qualcuno ci disprezza e non crede nelle nostre capacità. Abbiamo tutti una stanza dei sogni e la stanza siamo noi, non importa se le persone non credono in ciò che siamo, l’entrare nella stanza dei sogni significa entrare nella propria vita e farne un miracolo, un qualcosa di cui essere fieri. Seguire i sogni non è facile, per realizzarli bisogna avere il coraggio di inseguirli ed accettare le cadute per poi rialzarsi sempre più forti. L’obiettivo dobbiamo raggiungerlo credendo nelle nostre possibilità, ed è questo il messaggio del brano. Se tutto è stato fatto per inseguire un sogno non ci ritroveremo a dire “se tornassi indietro ci avrei provato” perché è questo il vero fallimento.
Antonio De Luca in arte Anton , nasce 26 anni fa a Crotone . Inizia a cantare all’età di 21 anni presso i cori parrocchiali della sua città inizialmente approcciandosi alla chitarra, ma ben presto sente il bisogno di cantare. Si iscrive alla Kroton Music academy di Frank Corigliano dove percepisce la sua anima pop/rockI provini per Amici,Tour Music Fest, ed X Factor rappresentano il suo primo percorso insieme a tanta gavetta necessaria per crescere. La stanza dei sogni è il suo nuovo singolo .
in promozione radiofonica dal 26 marzo l’interessante singolo del giovane cantautore
Quanti di voi sognano di personificare il protagonista del manga “Dragon Ball”? Uno tra tutti, Simone Tuccio, ce lo comunica con il suo ultimo singolo “Goku”. Giovane cantautore, siciliano di adozione milanese, dopo il primo “Giovane per sempre”, ritorna sulla scena musicale con un brano che mantiene la veste pop dance del progetto. Il sound ballabile però presenta sonorità cupe, in linea con le tematiche del testo, ovvero l’inadeguatezza che scaturisce irrequietezza, gli sbalzi d’umore e la paura di non essere abbastanza di fronte ad alcune prove della vita.
Producer: D. Bellitto, S.Tuccio, Autore: Simone Tuccio. Mix & Master: Mark Twayne Foto e Lyric Video: Matteo Santoruvo Management: Rosa Bulfaro (Mirò BR Productions)
Biografia: Nato e cresciuto in Sicilia, sin da piccolo, circondato dalla musica in casa, mi avvicino al mondo del canto, esibendomi per la prima volta su un palco a 4 anni e cominciando a studiare successivamente canto e pianoforte. Terminato il liceo mi trasferisco a Milano per frequentare l’università e approdo alla Mirò Music School, dove conosco Rosa Bulfaro che mi inserisce nel corso di song writing, aiutandomi a sviluppare la passione che da sempre ho avuto per la scrittura. Alla Mirò sono riuscito a trovare quello che oggi è il mio team di lavoro e a creare il mio progetto musicale, che definirei urban pop, influenzato dal rap. Con la mia musica racconto il mio mondo. Racconto cosa vuol dire avere vent’anni per me. Racconto la mia esperienza nell’avvicinarmi all’industria della musica, cosa vuol dire essere grandi ma non esserlo, le mie speranze, i miei progetti ma anche le mie ansie e le mie delusioni.
E’ il nuovo singolo che mette in evidenza la crescita dell’artista . Il linguaggio è più diretto e disincantato rispetto ai lavori precedenti che avevano un sapore più romantico e sonorità etniche .
Il testo mette in correlazione valori, soldi, amore, una tematica particolare e insolita, dove spicca la storia di un giovane uomo nella scalata verso il successo che nel corso del tempo perde per strada amicizie vere e affetti importanti, dando di se un immagine estremamente brillante ma in contrapposizione con il buio che ha dentro, un contrasto di luci e ombre.. La cantautrice affronta di petto un tema inusuale: “E’ la metamorfosi di un uomo… un personaggio simile a Jack Dawson nel film “Titanic” che diventa una sorta di Jordan Belfort protagonista di “The Wolf of Wall street” ( Per altro film interpretati entrambi dallo stesso Di Caprio)”dice Francesca, una storia d’amore bellissima e pulita che si trasforma.
Supporter ai concerti di differenti artisti tra cui Omar Pedrini (Timoria) , Neri per caso; Alberto Fortis e apertura delle selezioni Liguri di “Miss Italia”. Il primo progetto “Mi raggiungi” era corredato da video clip musicale diretto dal regista Naù Germoglio, già video maker, tra gli altri, per Nina Zilli . Nell’anno 2015 è finalista del prestigioso premio “Varigotti Festival” dove torna nell’anno 2015 come ospite. Tra le sue esperienze anche quella televisiva per Antenna blu dove ha condotto una rubrica musicale “Drops of music” e la collaborazione con emittenti radio , prima in giovanissima età con Radio Savona International e attualmente come speaker con Radio104.
Discografia Mi raggiungi” ( Singolo 2016) Fuori strada (Singolo 2017) Mi raggiungi ( Album 2017 – 10 tracce) Buona fortuna” (singolo 2020) E ti vengo a cercare” (singolo, cover Franco Battiato, 2020) Mr. Las Vegas (singolo previsto per 19/03/21)
Online il videoclip del singolo d’esordio di Taulant Hoxha “Il tempo passa” in rotazione radiofonica e disponibile sulle principali piattaforme digitali dal 5 marzo.
Diretto dal regista Giacomo Lanari e prodotto dalla IVI Factory, il video ci presenta delle immagini che evocano il vissuto personale di Taulant, uno spaccato della sua vita dove ricorda alcuni avvenimenti che lo hanno segnato negli anni.
Taulant si trova in una stanza/magazzino circondato da oggetti del passato, e guarda in una vecchia tv un filmato di famiglia, dove emergono momenti della sua infanzia, immagini della nonna e di una serie di ricordi. Le sequenze esterne invece ci mostrano uno sfondo di periferia dove si muovono i due ragazzi protagonisti del video, che legano simbolicamente il periodo di adolescenza dell’artista arrivato con grosse difficoltà dall’Albania in Italia con la famiglia. Le parole del brano sono cantate con forza e rabbia mista a rimpianto, per un tempo ormai fuggito, che non tornerà più. Un testo di riflessione su certi errori fatti in gioventù e che avrebbe potuto evitare. La voce a tratti roca, fa emergere lo stato d’animo di Taulant che rimpiange la fretta avuta per diventare adulto. La sua ansia di crescere lo ha allontanato da cose (e persone) importanti.
C’è quindi la tristezza per amori ed amicizie finite e per persone che non ci sono più. “Il tempo passa, rimangono i ricordi…” come rimane il desiderio di poter tornare indietro, come fosse un bambino per ricominciare a sognare. Taulant scandisce spesso: “stan passando gli anni come fossero minuti”, e vorrebbe avere “più tempo” per imparare, per poter sbagliare, per dimenticare tutti quei ricordi che lo fanno star male. Il singolo ed il video ci portano dunque dentro la sua vita, rimandando a noi una persona vera ed autentica.
Taulant ha studiato pianoforte, esibendosi in alcuni teatri importanti della Toscana ed anche fuori regione. Vivace e pieno di interessi crescendo dimostra le sue capacità anche come dj e cantante dal vivo, e si occupa inoltre di organizzazione eventi. Ma il tempo più prezioso è quello dedicato interamente alla composizione della musica, dove cerca di mettere tutta la sua passione ed il suo vissuto, per farci arrivare con sincera emozione la sua visione della vita.
L’attrice, conosciuta nei panni di “Patrizia” di Gomorra, debutta in musica mettendo in note una sua poesia.
Cristiana Dell’Anna, una delle attrici protagoniste della fortunata serie televisiva “Gomorra”, approda al mondo musicale, e scrive “Carpe D.M.” un intenso brano d’amore composto dal musicista napoletano Carlo Lomanto. La cattivissima Patrizia della fiction televisiva lascia il posto alla più dolce e umana Cristiana che musica una sua poesia dedicata agli amori fugaci che muoiono ancora prima di nascere ma che rimangono con piacere racchiusi per sempre negli angoli più intimi della nostra memoria. La transizione in testo musicale è stata del tutto naturale, come naturali sono venute le note, verso quei suoni antichi e tradizionali dei vicoli di Napoli dove da sempre si canta l’amore incondizionato. L’arrangiamento del brano è stato curato dal polistrumentista Andrea Pistilli e registrato allo studio T RECS di Roma sotto la direzione del producer Tony Puja. La produzione esecutiva di Marco de Antoniis per la Flender Produzioni.
Cristiana Dell’Anna, affermatasi da giovane nel panorama delle attrici italiane è originaria di napoli, ma cittadina del mondo. Lavora tra l’Italia e gli Stati Uniti, si è diplomata in Arte Drammatica a Londra, dove ha vissuto per anni. ha lavorato con attori come Toni Servillo, Mario Martone, Paolo Sorrentino. Amante della scrittura, compone testi per poesie e canzoni. Come attrice è conosciuta grazie ad Un posto al sole, soap opera in cui interpreta le sorelle gemelle Micaela e Manuela Cirillo. Entrata nel cast nel 2012, ne è uscita nel 2016. Dal 2015 fino al 2019 recita nella serie televisiva Gomorra – La serie, in cui interpreta il ruolo di Patrizia Santoro una spietata e determinata boss della camorra. Ha recitato in alcuni cortometraggi, nella pellicola cinematografica Third Contact (2011) e nella serie web Soma (2012).
Fuori il secondo singolo del giovanissimo Producer siciliano
Secondo singolo per il producer siciliano Joseda uscito dopo il debutto con “Crazy wise” pubblicato il 26 Giugno 2020.Il nuovo singolo, intitolato “Poison” accompagnato da un lyric video realizzato con l’obiettivo di esaltare le atmosfere sonore del brano e di rendere protagonista il testo della canzone racchiudendolo in uno stile tra le mille luci dei Neon e le immagini che rendono ancor più esaltante questo nuovo singolo del producer siciliano. Un vero e proprio inno dedicato a tutti coloro che stanno vivendo un periodo tra luci ed ombre nella propria vita.Una canzone nata pensando a chi cade nel baratro e non riesce a risalire, una delle paure più grandi che possono tormentarci.
Joseda, all’anagrafe Giuseppe Giglia, è un artista italiano nato tra i monti sicani in Sicilia. Giovanissimo producer classe 1999, scopre la passione per la musica, incuriosito dal padre musicista Inizia a suonare con le sue prime band nei vari Pub e locali della Sicilia dall’età di 16 anni. Continua da autodidatta fino a quando decide di voler approfondire lo studio del suo strumento: Il basso elettrico: inizia così, nel 2018, gli studi presso l’Accademia Musica Moderna di Corleone. Nello stesso anno con la sua band “La Quinta Giusta” superano le selezioni del talent Mediaset “iBand” andata in onda su La5 nell’inverno dello stesso anno. Nel 2019, la sua voglia di esplorare nuovi stili lo porta alla pubblicazione di tre brani Rap autoprodotti. Appassionandosi sempre di più all’arte della produzione musicale nell’estate del 2020 pubblica il suo primo brano Deep House “Crazy Wise” e pochi mesi dopo esce “Poison” brano dalle sonorità Future House.
in promozione ed in radio il primo singolo dell’artista
Dietro ogni artista si nasconde un vissuto che spesso il pubblico ignora. Siamo abituati a vedere la parte esterna, quella che si presenta sul palco, la performance, il look e la musica. Talvolta però dietro c’è altro, come nel caso del giovane e talentuoso artista di origine albanese Taulant Hoxha, che venerdì 5 Marzo presenta il suo primo brano “Il tempo passa”, in uscita sulle principali piattaforme digitali. Il singolo è una canzone dedicata alla propria vita, dove Taulant ricorda alcuni avvenimenti che lo hanno segnato negli anni, una sorta di riflessione su certi errori fatti in gioventù che avrebbe potuto evitare. Grazie ad un testo molto schietto, con parole che si incastrano l’una con l’altra, Taulant ci offre un brano dal forte ritmo, quasi rock, dove esprime il suo punto di vista sul tempo che passa e che lascia dietro di sè inevitabilmente qualche rimpianto.
La voce a tratti roca, fa emergere uno stato d’animo misto tra rabbia e rammarico quando per la fretta di crescere ha corso così tanto da perdersi, allontanandosi da cose (e persone) importanti. C’è la tristezza per amori ed amicizie finite e per persone a cui era legato e che non ci sono più. Il tempo passa, rimangono i ricordi, come rimane il desiderio di poter tornare indietro, come fosse un bambino per ricominciare a sognare. Taulant scandisce spesso: “stan passando gli anni come fossero minuti”, e vorrebbe avere “più tempo” per imparare, per poter sbagliare, per dimenticare tutti quei ricordi che lo fanno star male. Il singolo ci porta dunque dentro la sua vita, rimandandoci indietro una persona vera ed autentica. La musica resta il filo conduttore di un percorso senza dubbio difficile; l’arrivo in Italia dall’Albania, con tutta la famiglia all’età di 5 anni, tra mille difficoltà e vicissitudini. Un treno che lo porta da uno zio a Montepulciano, in Toscana, dove una conoscente si prende cura di lui e della famiglia, ed aiuta economicamente Taulant nei suoi primi passi verso l’istruzione. La musica lo aiuta molto nella crescita e per questo motivo viene iscritto alla scuola di pianoforte. Durante le scuole medie entra nella sezione musicale che lo aiuterà nel proseguimento della sua formazione. Con la scuola Taulant si esibisce in molti concerti presso il Teatro Poliziano di Montepulciano,ed anche in varie sedi fuori paese e regione, come ad esempio il noto Teatro Signorelli di Cortona (location tra l’altro di una scena del film “La vita è bella”).
Vivace e pieno di interessi Taulant, dimostra le sue capacità anche come dj e cantante dal vivo, e nel settore dell’organizzazione eventi. Lavora ed aiuta la famiglia a portare avanti l’attività di ristorazione, ma il suo tempo libero è dedicato interamente alla composizione della musica, dove cerca di mettere tutta la sua passione ed il suo vissuto,per farci arrivare con sincera emozione la sua visione della vita. Di sicuro la pubblicazione del singolo è un primo ed importante passo di crescita, sia come uomo che come artista e le premesse per arrivare al successo ci sono tutte. Dopotutto con una voce così forte e riconoscibile e una musica così trascinante non potrebbe essere diversamente.
Il giovanissimo artista sarà in gara a “Sanremo Juke Box” con il singolo inedito People’s Eyes
Un esordio importante quello del giovanissimo Gaetano De Caro, in arte Be Klaire, che sarà in gara a “Sanremo Juke Box 2021”, la manifestazione parallela al noto Festival della canzone italiana dedicata agli artisti emergenti. Qui presenterà il suo inedito People’s Eyes, canzone in lingua inglese scritta durante il periodo di lockdown dello scorso inverno, insieme alla coach Antonella Sgobio. Il brano, pubblicato dall’etichetta discografica DMB Management di Rory Di Benedetto, ha visto la partecipazione di altri professionisti del settore come Giorgio Parisi per la produzione musicale e Paolo Muscolino dell’Orange Studio, per quanto riguarda la registrazione ed il mixaggio. Francesco Carrabino è invece il regista del videoclip già disponibile su YouTube.
Gaetano è emozionato e scalpita per presentare dal vivo questo brano a cui tiene molto. La storia che canta vuole evidenziare il difficile percorso dei giovani di oggi, spesso influenzati da leggi, costumi e mode. Grande peso hanno gli sguardi della gente, volti stupidamente a “classificare”imponendo una sorta di accettazione sociale, senza lasciare la libertà di esprimere veramente se stessi. I ragazzi più deboli si lasciano “cambiare”, cercando di piacere agli altri ma mettendo da parte l’identità, le idee, la loro strada. Esperienze che Gaetano ha vissuto realmente con alcuni suoi amici, vedendoli allontanare dai propri sogni ed ideali. “Gli occhi della gente” sono dunque un vero ostacolo nel percorso di individualità dei giovani.
Alla serata finalissima del concorso di sabato 6 Marzo,Gaetano parteciperà dedicando l’esibizione alla sua stimata coach Antonella Sgobio. Per seguire tutte le sue attività e sostenerlo basta collegarsi alla pagina Facebook di “Sanremo Juke Box” dove appare con il suo nome d’arte di Be Klaire. Lui stesso ci anticipa che a breve (insieme agli altri artisti che hanno superato le selezioni per il contest), potrà essere ascoltato e votato direttamente sulla pagina social mettendo un semplice “mi piace” e poi cliccare sulla foto per seguirlo.Verranno inoltre caricate delle compilation che ogni concorrente sta preparando per farsi conoscere meglio dal pubblico e mostrare le proprie capacità.
Originario di Casamassima in provincia di Bari, Gaetano ha 14 anni ed anche una discreta gavetta alle spalle; inizia a suonare la chitarra a 5 anni, e crescendo si ispira alla nota cantante statunitense Lady Gagaper i suoi ideali anticonformisti. Agli inizi del 2017 si esibisce come cantante in “Si vede bene solo con il cuore”, spettacolo teatrale ispirato al romanzo “Il piccolo Principe”, proposto in diversi teatri sia a Bari che a Roma. Partecipa a numerosi concorsi canori aggiudicandosi sempre ottimi consensi sia dalle varie giurie che dal pubblico. L’approdo alle selezioni per Sanremo è avvenuto grazie alla partecipazione al “Carisma Talent Show”, il talent più famoso del Sud Italia ideato da Moreno De Ros, dove ha interpretato una cover di Joe Cocker. Attualmente studia canto, pianoforte e solfeggio presso l’Apulia Musica ed Eventi di Taranto e presso Musica & Arte di Bari, seguito da diversi noti insegnanti. Altri importanti impegni lo aspettano a breve: a maggio parteciperà al concorso Bucharest Festival e a luglio al contest televisivo The Coach.
Per seguire l’evento vi ricordiamo di sintonizzarvi il 6 marzo alle ore 14 sulla pagina Facebook Sanremo Jukebox
il singolo d’esordio della cantautrice . Videoclip in anteprima su Sky Tg 24
Una realtà velata da incantesimi di emozioni e esperienze questa nuova canzone di Evanicole. Un tuffo tra anima e corpo in cui nulla sembra lasciato al caso. Scegliere di lasciarsi andare a una passione dettata dal pathos stesso, un passione a cui arrendersi ma volontariamente. Come fosse un antico rituale in cui due corpi si intrecciano legati da un filo talmente sottile da risultare invisibile al mondo. La dolcezza del testo ne è la prova: “devo allenare l’anima” è la sintesi perfetta di una donna in cui la sua identità viene valorizzata tra la consapevolezza sia della sua fragilità che della sua forza. Non un contrasto quindi, ma un vero e proprio sposalizio. Una presa di coscienza tramite i sensi che nasconde una personalissimo invito a esprimere se stessi senza maschera alcuna.
Inizia tutto a 12 anni, quando in piena notte Nicole si svegliava e scriveva i suoi primi testi, inconsapevole, data la giovane età, che sarebbero diventati canzoni. Da lì a qualche anno prende in braccio la sua prima chitarra e tutto si colora di musica. Non contenta poggia anche le sue dita sul pianoforte continuando ovviamente a comporre testi e canzoni. La sua prima esibizione all’età di sedici anni in un concorso, vincendo contro la sua grande timidezza e riscontrando subito complimenti. La sua camera diventa il suo palco in cui riesce a scrivere davvero e a cantare senza vergogna. A vent’anni le sue prime esperienze in alcuni studi di registrazione la convincono a tentare di uscire dall’anonimato. Esibizioni sparse in locali ed eventi. Le sue canzoni piacciono, ma Nicole vorrebbe ampliare le sue sonorità. Proprio in questo periodo della sua vita decide di utilizzare “Evanicole” come nome d’arte. Due i singoli pronti nel cassetto per un lancio nazionale in attesa di un futuro EP.
il nuovo singolo del cantautore. Di fronte ai grandi sentimenti occorre difendersi per difenderli.
Quella che all’apparenza sembrerebbe una ballata tradizionale nasconde invece tra le pieghe un’invettiva dedicata a chiunque non abbia smesso di credere che di fronte ai grandi sentimenti occorra difendersi per “difenderli, in un momento storico che sta fagocitando l’umanità e livellando il pensiero riducendo la vita a mera vegetazione.
Dice Stabile: La prima stesura di questa canzone risale alla metà degli anni novanta, quando frequentavo il liceo. La parte iniziale era completamente diversa ma il ritornello era identico. In poche strofe cercai di riversare la percezione totalizzante che avevo a quei tempi dell’amore ma soprattutto il distacco tra questa concezione (farcita di ingenue letture esistenzialiste) e la spregiudicatezza (oggi direi leggerezza) della risposta di chi mi era accanto. A una mia ricerca di senso più profondo dei sentimenti (a quei tempi somatizzavo ogni accadimento) che fosse in grado di confermare il “per sempre” precocemente agognato, faceva da contraltare una durezza di lei, che invece esortava con freddezza a vivere ogni istante nell’unica ineluttabile certezza: la fine della storia, perché “non c’è storia che non finisca.” Ho tenuto il brano nel cassetto per tanti anni. Circa sei anni fa, durante un trasloco, ho ritrovato un contenitore con varie audio cassette dove erano incise questa ed altri brani dell’epoca. Le ho riversate in digitale e ascoltate. Quando ho riscoperto questa canzone, per alcuni giorni la mia mente ha isolato il ritornello dal resto delle vecchie strofe iniziali. Una notte, svegliatomi di colpo, ho iniziato a sussurrare la melodia iniziale. Sono salito sul terrazzo e ho scritto di getto tutto il resto del brano, lasciandomi trasportare dai ricordi di quel periodo, al fine di lasciare intatti sensazione e linguaggio originali. Il ritornello, sia per quanto concerne le musiche che il testo, é rimasto identico. La serietà di allora, sicuramente precoce, ha tuttavia segnato, forgiandola, l’intera formazione della mia personalità. Ancora oggi, infatti, quarantenne, non ho smesso di credere che di fronte ai grandi sentimenti occorra difendersi per “difenderli.”
Stabile, all’anagrafe Marco Murgo, nasce a San Giovanni Rotondo (FG) 40 anni fa. Scrive la prima poesia a nove anni e la prima canzone a tredici. Dopo aver avuto una varietà inaudita di maestri di chitarra con i quali non è mai riuscito a superare la seconda lezione (di solito con la scusa di un bisogno fisiologico se la dava a gambe di soppiatto per la paura!), a tredici anni impara a suonare la chitarra e la batteria da autodidatta. Ha la fortuna di crescere accanto ad uno zio cultore musicale e collezionista di vinili che gli impartisce un’educazione musicale vasta ed eterogenea, che diventa il pavimento della sua identità umana e artistica. Inizia suonando la chitarra e cantando in lingua inglese in piccole band. Dopo aver ascoltato Bob Dylan un pomeriggio d’estate, capisce che la canzone d’autore é la forma di espressione artistica ed esistenziale più consona alla sua indole. Nel corso degli anni scrive centinaia di canzoni ma ne condivide solo poche decine, sempre in bilico tra la costante ricerca di uno stile personale e una insopprimibile vocazione alla riservatezza. Che bella giornata é stato il suo singolo di debutto ufficiale. Il brano, scritto durante l’isolamento che ha costretto a casa milioni di italiani, ha un titolo chiaramente ironico e allusivo e rappresenta una pagina di diario della vita quotidiana durante la quarantena, uno spaccato nudo, senza filtri, del terremoto esistenziale che l’emergenza ha prodotto nelle abitudini di ognuno di noi. A novembre del 2020 pubblica Nessuna certezza, il suo secondo singolo, un brano che con elegante disinvoltura scivola sulla polarità che separa una musica di sicuro impatto da un testo che invece racconta le criticità del presente senza indugiare in metafore convenzionali.